La produzione di cannabis per motivi legati alla salute potrebbe aiutare a combattere Morbo di Parkinson, dolori legati al cancro, sclerosi ed epilessia.
La commissione narcotici delle Nazioni Unite ha ufficialmente riconosciuto le proprietà mediche della cannabis in un voto espresso a Vienna dagli Sati Membri dell’organo esecutivo per la politica sulle droghe. La cannabis viene dunque eliminata dalla tabella 4 e non fa più parte delle sostanze ritenute pericolose. La cannabis potrebbe aiutare a curare il Morbo di Parkinson, la sclerosi, l’epilessia e alleviare anche i dolori del cancro. “La massima autorità sanitaria mondiale è riuscita a convincere la culla della guerra alla droga che la cannabis è una risorsa terapeutica”, ha commentato Leonardo Fiorentini, segretario nazionale di Forum Droghe.
Si tratta quindi di un momento storico per la cannabis terapeutica che adesso potrà essere sdoganata sul piano internazionale e la sua regolamentazione potrà essere sganciata da quella per l’uso ricreativo. Nel Nord America la cannabis legale è diventata la norma, in Europa solo il Lussemburgo sta superando il tabù proibizionista. Il 19 novembre la Corte europea di giustizia dell’Ue ha chiarito che il Cbd, uno dei principi attivi della cannabis, non è neppure da considerarsi stupefacente.